I vigneti sono situati nelle migliori zone del comune che dà il nome al vino – Macellio, La Madonna e Sant’Antonino – e affiancano 2 ettari di seminativi, mais in prevalenza. Seppure con uno sguardo al passato, le nuove tecnologie si fanno strada e l’Erbaluce di Caluso si avvale dei benefici, specie in termini di aromi, della criomacerazione. Anche le uve nere autoctone sono ormai di casa, in particolare il Nebbiolo. Dal 2016 l’azienda è in fase di conversione al biologico.