I vini possono essere di pronta beva, cioè consumati dopo pochi mesi, oppure adatti alla conservazione o all’invecchiamento nel legno, che potrà avvenire in botti, barriques e poi in bottiglia. Se caratteristiche del vitigno, territorio, clima, vinificazione influiranno molto sulle possibilità di affinamento, non è da sottovalutare il modo in cui il vino verrà conservato dopo l’acquisto.
Non potendo sempre disporre di stupendi locali interrati, magari con soffitto a volta, o di rari infernotti (nicchie scavate nelle vecchie cantine piemontesi), o di pratici ma costosissimi armadi frigorifero a temperatura differenziata, dovremo accontentarci delle cantine delle nostre abitazioni moderne, che potranno svolgere egregiamente il loro ruolo a condizione di rispettare alcune semplici ma importanti regole:
- tenere le bottiglie coricate per evitare che il tappo secchi e lasci penetrare aria;
- scegliere un ambiente:
a sbalzi termici limitati, evitando di superare i 20°C o di scendere sotto i 10°C;
poco luminoso ed esente da cattivi odori;
con umidità costante compresa tra il 50 e l’80%.