MIXOLOGIA E VINI TORINESI
Dopo l’epoca della miscelazione futurista degli anni ’30, il vino torna protagonista dei cocktail. Da questa tendenza nasce l’idea di creare nuovi drink fortemente radicati sul territorio a partire proprio dai loro ingredienti principali: i vini DOC e DOCG della provincia di Torino e il vermouth, vino aromatizzato per eccellenza della tradizione torinese.
Torino, da sempre capitale dell’aperitivo, può costituire quindi il terroir d’elezione per proporre un nuovo approccio al bere miscelato, capace di valorizzare i propri vini e, per questa via, diffondere la cultura del bere responsabile, consapevole e di qualità, nel rispetto del territorio e della tradizione.
In questa sezione vengono presentati nove drink proposti da cinque quotati bartenders ai quali è stato chiesto di interpretare, in miscelazione, i vini del nostro territorio suddivisi nelle quattro aree geografiche di riferimento.
I cocktail proposti, dai nomi evocativi e a volte esotici, risentono dei diversi stili ed utilizzano tecniche di preparazione scelte per valorizzare al meglio le peculiarità dei nostri vini.
Protagonisti sono, oltre ai vini, i vermouth ed i liquori dei due Maestri del Gusto vermuttieri, Anselmo e Carlo Alberto, che hanno coinvolto per questo progetto alcuni tra i migliori barman della scena nazionale ed internazionale attivi in alcuni noti locali torinesi.
Scopri i sapori del torinese attraverso la mixologia più innovativa e di tendenza. Segui le istruzioni e prova anche tu a realizzare i cocktail proposti.
L’ora indiscussa dell'aperitivo storico a Torino. All’interno del cocktail si trovano infatti due degli ingredienti che hanno fatto la storia di questo modo di bere all' italiana: il bitter e lo spumante.
Un Americano “sbagliato” in tutti i suoi componenti: il Biancosarti, celebre bitter delicato, il vermouth ambrato in stile torinese e l’Alpestre, distillato dalle note amare ed erbacee, vengono completati dal Freisa di Chieri Frizzante DOC della collina torinese.
Drink facile da eseguire, fresco e profumato nel consumarsi; preparato in un blender oppure con l’utilizzo di un minipimer. Un concentrato di aromi e storie derivanti da due zone: Pinerolo in provincia di Torino e la località Hawaiana di Honolulu. Il nome “Cerealoha” nasce proprio dall’unione dei due saluti di benvenuto tipici: “Cerea” in Piemonte e “Aloha” alle Hawaii.
“Cambiamento” è un drink che, pur nelle regole della mixologia, considera il vino un ingrediente da miscelare tranquillamente con altri prodotti liquidi e solidi, cambiando totalmente un momento tradizionale del suo consumo. Questa miscela rimanda alla tradizione del territorio rispettando le peculiarità organolettiche proprie del Carema, vino che suscita emozioni legate ai suoi terrazzamenti e all’invecchiamento. Per queste sue caratteristiche il Carema è un vino che dà spazio perché regala l'opportunità di poter esagerare considerando per la mescita ingredienti anche un pò al di fuori dal classico, semplici ma di incredibile impatto.
Punch ispirato alla cultura Hawaiiana - Polinesiana e alle nostre terre, quale drink da consumare in gruppo tra amici.
Un cocktail che ha un valore simbolico, e che racchiude diverse esperienze di miscelazione. È un drink che ha le caratteristiche del Punch Caraibico, con ingredienti come il Jamaican Rum e il Pimento, tipici di Montego Bay. La nota di chiodo di garofano rimanda invece ai Vin Brulèe della tradizione piemontese, nel complesso è un drink fresco e dissetante, in cui il Barbera della Collina Torinese, con le sue sensazioni di violetta e frutti rossi, conclude l'opera.
L’incontro inusuale tra il passito e una bevanda rinfrescante, quasi estiva, che permette di reinterpretare il passito come prodotto di alto consumo.