Già dimora di Massimo d’Azeglio, personaggio fra i più illustri del Risorgimento e della Storia Italiana, il castello nel verde del secolare parco affianca i fabbricati agricoli con la cantina e i circa quattro ettari di vigneto, compresi nelle mura, dai quali si produce l’Erbaluce di Caluso nelle varie tipologie. Molta attenzione vien posta all’impatto ambientale con l’attuazione di tecniche di coltivazione che richiedono un utilizzo di dosi ridotte di fitofarmaci e fertilizzanti; l’inerbimento permanente del vigneto garantisce un costante apporto di materiale organico ai terreni collinari, con lavorazione minima nelle prime fasi d’impianto sulla fila per contenere le infestanti.